Falsi, ebay, polizia.

Stamattina ascoltavo radio 102.5, stavano parlando dei danni che crea all'economia il mercato dei falsi prodotti griffati.
L'intervistato (purtroppo non ricordo nome nè qualifica.. erano le 7.15 a.m.), dopo aver parlato di questo problema si è detto stupito che la Polizia abbia affiancato il proprio nome a quello di ebay in un portale dedicato agli acquisti sicuri sul Web.
Si tratta del sito comprabuonsenso dot it.
Questo portaletto è online già da un po' di tempo e per fortuna (della polizia e della decenza) è veramente poco usato e conosciuto.
Il signore indicato sopra (qualcuno l'ha sentito?) era veramente scandalizzato per quest'affiancata polizia - ebay.
Anch'io.

Super Google!

Sono appena rientrato dal 6° compleanno del Forum GT. Sempre interessante come sempre il confronto fra che lavora nel Web. Il "vedersi faccia a faccia" ha sempre il suo valore, anche in un'epoca di videoconferenze. Bisogna muoversi, incontrarsi, altro che aumento del tempo libero: e' ormai chiaro a tutti che le rosee previsioni di Bertrand Russel non si sono avverate ;-).
Tornando al titolo, una cosa è emersa sempre più evidente dalle discussioni: Google, Google e poi ancora Google. Fra chi lavora nel Web ci sono quelli che non ne possono più dell'onnipresenza del motore più usato in Italia e ci sono quelli contenti.
Io, per fortuna, sono fra quelli contenti.

Ancora Business Plan!

Una domanda ricorrente quando si parla del piano di business è "ma come faccio a prevedere il mio fatturato?" e non è una domanda banale.
Io non penso si debba "prevedere" ma "volere"*.
Credo sia giusto porsi un obiettivo di fatturato come dato di partenza, dopodichè si struttura un business plan che sia "credibile" per raggiungere il risultato.
Una volta redatto il piano potremo rileggerlo e fare via via un confronto con i dati reali del nostro fatturato (e dei costi) per vedere quanto siamo vicino, lontano, o addirittura quanto siamo oltre a quanto ci eravamo prefissato.

* non posso fare a meno di citare il bellissimo motto: Et neuna cosa, quanto sia minima, può avere cominciamento o fine senza queste tre cose, cioè: senza potere, et senza sapere et senza con amore volere.
Che pare provenire da uno statuto corporativo trecentesco del Comune di Siena.

Etica e Comunicazione

Proprio come nella "fattoria degli animali" di George Orwell, stiamo assistendo ad un veloce passaggio alla violenza. Violenza sì. E grave.
Perchè utilizzare il termine "Alzheimer" come offesa è violenza.
Strano da parte di uno che si erge a paladino della giustizia?
No, normalissimo, è sempre stato così.
Le leve emozionali su cui fa leva questo signore sono le stesse utilizzate dai passati e presenti dittatori.
C'è chi crede che con una "scossa" si possa migliorare le cose.. io penso che si rimanga folgorati.

Beppe Grillo e Arance Rosse.

Ieri ho comprato della arance rosse.
Nella confezione si parla della pianura di Catania, e di come sia "l'unica zona per la produzione di arance rosse".
Peccato che nell'etichetta apposta dal supermercato, come da obbligo di legge, c'era scritto che quelle arance venivano dall'Uruguay. Un po' lontano da Catania ;-)
E allora? gridiamo allo scandalo e cerchiamo di inasprire le pene per chi fa' comunicazione in modo fuorviante? Tutti in galera questi ladri? E intanto ci si dimentica che le arance devono essere buone?
O l'importante è che siano certificate?
Secondo me no. Non mi piace uno stato padre, credo che le persone siano più intelligenti di quello che si pensa.
Meglio pensare a dare il buon esempio. E mediare. E fare compromessi accettabili.
Ho paura degli estremisti della correttezza e dei seguaci di Beppe Grillo: mi somigliano troppo agli animali della fattoria di George Orwell.

Ora sono primo su Google, e allora?

Mentro sto traducendo Matt Cutts mi chiedo quando ci si può ritenere soddisfatti del posizionamento di un dato sito Internet... Per alcuni l'obiettivo sarà di essere primi per una certa parola chiave.. per altri quando Google avrà indicizzato tutte le pagine del sito.. altri ancora quando avranno PR6. Ma quello che mi sembra veramente difficile è quantificare un vero e proprio obiettivo, intendo in modo metodico: neanche il numero di visite è poi tanto utile.. perchè tutti sappiamo che è vano un aumento di visite del 100% se queste non sono di utenti propensi all'acquisto.
Beh.. intanto continuiamo a vedere cosa dice il famoso Matt e poi ne parliamo...

Trucchi per il posizionamento

Sto leggendo in questi giorni un discorso di Matt Cutts del 21 Luglio sul posizionamento di un Blog, in particolare di quelli realizzati con Wordpress.
Credo si tratti di alcune indicazioni molto utili per il posizionamento di un sito in generale. In alcuni casi veri e propri trucchi, anche se la ricetta per "essere primo su Google" chiaramente non esiste.

Vediamo un po' i punti salienti del discorso:

Qualcuno mi conosce? Lavoro in Google. Lavoro contro lo Spam. Lavoro sulla qualità dei risultati di ricerca (serp).
Quindi il mio obiettivo è riportare risulati di qualità gli utenti, Quindi se scivete post di qulità Io voglio mostrare i vostri Blog agli utenti.
In definitiva, noi di Google vogliamo presentare siti di qualità.
Un consiglio non mettete il vostro Blog nella radice: per esempio va bene pietromantovani.it/blog. Da un lato avete il vantaggio che gli utenti possono linkarvi due volte (il sito e il blog) dall'altro potete inserire in un secondo tempo altre "espansioni" al dominio come pietromantovani.it/history.
Non preoccupatevi se avete già un blog.. ma sarebbe meglio far così se si sta per iniziare.
Scrivete post pensando agli utenti: per un classico post nel quale date indicazioni su una problematica pensate a cosa gi utenti scrivono nei motori di ricerca quando hanno quel problema tipo "come posso impostare il programma xyx?". La cosa giusta in questo caso è fare un post dal titolo "impostare il programma xyz" e mettere nel testo del post anche dei sinonimi tipo "settaggio xyz". Non è una tecnica che è considerata Spam dai motori.. (e se lo dice lui che è responsabile antispam ;-) )
Usate le categorie. Uno dei motivi per cui uso Wordpress per il mio Blog è che supporto le categorie. Aiuta ad esser trovati. Le categorie devono essere reali: niente false indicazioni.

Ci sono ancora altri spunti interessanti.. ma per ora mi fermo qui: al prossimo post cercherò di terminare la traduzione di questa sintesi del discorso di Matt Cutts.

Come Fare Commercio Elettronico: scrivere

Cosa?Sì, "cosa?" è la prima domanda da porsi. Fin qui facile. Se però navighiamo un po' online leggendo le tante pagine del "chi siamo" di tanti siti aziendali ci rendiamo conto che c'è una crisi d'identità dilagante, eppure di solito si parla volentieri di noi stessi! Il concetto stesso di Blog ne è la prova.
Il fatto che la pagina "chi siamo" sia spesso sottovalutata fà pensare ad una cosa più grave ancora: si è mai fatto una riflessione seria su come vorremmo che fosse la nostra azienda? Forse sì, ma allora qual'è il problema?
Molto spesso non si scrive.
Già scrivere serve, anzi è indispensabile. Scrivere cosa è (o sarà) la nostra azienda, su un foglio di carta (..o elettronico), è il migliore dei modi per riflettere sulla nostra attività: è pratica il primo passo per fare un business plan per il nostro commercio elettronico.

Spostamento Blog su dominio Aruba

Ciao a tutti, sono appena tornato dalle ferie.
Da adesso il mio Blog è raggiungibile dal dominio http://www.pietromantovani.it/.
Ho avuto un po' di problemi di impostazione con Aruba che ho risolto con le indicazioni riportate in questo link che mi ha gentilmente suggerito m1979 (il suo blog) utente del forum GT.

Potenza della Parola

E' bastato mettere la parola "eccitante" in un Post (vabbè.. anche in grassetto).
Google ha subito pubblicato su questo Blog annunci relativi a "trova ragazze online".
Cosa ne dobbiamo concludere?
Che pertinenza c'è con chi si occupa di commercio elettronico?
Forse un nuovo algoritmo del motore più famoso del mondo ci sta dando un consiglio prezioso ;-)

Ho comprato una Spider

Era tanto che avevo questo desiderio memore di tanti film di 007..
Com'è andata?
Volevo comprare una Yaris: macchina intelligente, basso consumo, prezzo giusto (diciamo così.. più di 30 milioni per un'utilitaria..), look attuale. Insomma una scelta "conforme" ai canoni medi di giudizio attuali.
Poi sono andato dal venditore: zero sconti, valutazione usato ridicola, zero emozioni da parte sua.
No, non sono questi i motivi per cui non l'ho comprata.
Non l'ho presa perchè non sarebbe stata un'esperienza d'acquisto emotivamente eccitante. Quell'euforia potente che viene dai sogni d'infanzia.. e non avrei avuto quel senso di appagamento del desiderio che ho adesso per aver comprato la spider: si vive di sogni, altro che di specifiche tecniche e listini prezzi (fra l'altro ho speso meno).
Secondo è così anche online?

Perchè devo fare il Business Plan?

A che mi serve il Business Plan?

sembra una domanda banale, retorica addirittura. Vuoi aprire un ecommerce? Molti ti diranno che devi fare un piano di business. Perchè? Perchè in un settore come il commercio elettronico dove è difficilissimo fare previsioni è ancor più importante avere uno strumento di analisi del proprio business; analisi, perchè in realtà le previsioni non esistono.

Il futuro non si può conoscere.

E quindi? Quindi devo escogitare qualcosa che mi aiuti a capire se, durante lo svolgimento della mia attività, fin dai primi passi, sto andando verso il successo o no. Purtroppo non è sufficiente incassare tanti soldi... ci sono tanti altri parametri importanti. Tanto per fare un esempio recente FIAT con la sua nuova 500 sta ottenendo molti ordini, ma ha preventivato la necessaria capacità produttiva? Oppure "ma quanto ha speso in pubblicità?".

Cosa, a chi, come?

Di che colore deve essere il logo della mia Azienda? Se non si è risposto prima alle tre domande di base qualsiasi scelta fatta in Azienda è arbitraria e probabilmente sbagliata. Vedremo nei prossimi post come iniziare a fare business planning.

Intermezzo N.1

prima di parlare dei motivi per cui si dovrebbe fare un Business Plan, mi piace riportare una frase in dialetto Corso:
"Talune, spesse malamente rette, morseno tempu nate".
La lessi su un elenco di aziende Corse, che conteneva una brevissima storia economica di quella meravigliosa isola,
Mi pare che "morseno tempu nate" sia molto più bello e chiaro che "mortalità infantile di una startup" ;-)

Come aprire un e-commerce?

da qualche anno nei forum del settore (e non) di frequente qualcuno posta la fatidica domanda "come faccio per aprire un e-commerce?" Le risposte si dividono di solito in due tipologie distinte: quelle professionali e quelle "facilone" di chi pensa che basta un "software open source" e poco più.
Mi sembra che spesso lo scontro fra le due "fazioni" opposte diventi sterile e non porti vantaggi a nessuno.
Partiamo dal'inizio. Per fare qualcosa bisogna avere in mente "cosa" si vuole fare, "chi" lo deve fare e poi si dovrà anche decidere "come?". Si deve quindi avere un progetto, un piano, un "business plan".
Siamo dunque arrivati alla prima domanda fondamentale: "a che mi serve un business plan?"
Vedremo nel prossimo post che saper rispondere a questa domanda è ancor più importante del business plan stesso.

Consigli per la lettura

nell'attesa del prossimo Post consiglio a tutti la lettura di "Seo Book" (http://www.seobook.com/) di Aaron Wall. E' uno dei migliori che ho letto sull'argomento posizionamento nei motori di ricerca (beh.. su Google.. parla anche degli altri motori ma in Italia che li usa?).

Presentazione

Perchè questo blog? Per esprime personalissime opinioni sul mondo del commercio elettronico ed altri argomenti legati alla rete internet.
Prossimo post, il temibile "come faccio per aprire un e-commerce?"